La modella e influencer Elisa D’Ospina ha spiegato il suo punto di vista sulla questione raccontandoci alcuni aspetti del suo lavoro.
La storia in breve:
- Nike ha esposto manichini oversize nel negozio Nike Town di Oxford Street, a Londra
- I nuovi manichini sono inseriti nel piano di ristrutturazione del settore dedicato alle donne
- La decisione ha diviso l’opinione pubblica: non tutti hanno gradito
- I critici sostengono che i manichini incoraggino e promuovano l’obesità
Nike ci ha abituati al tema della sfida. Niente scuse, fallo e basta, ci ripete da tempo.
Che il focus della questione non sia un semplice manichino appare evidente, considerato il clamore mediatico che sta spaccando gli internauti nelle conversazioni sui social, ma quando un brand di questa importanza mette in vetrina un nuovo modello di manichino, diventa subito ambient marketing con le aspettative di trasformarsi in trend.
Il tema della diversità come valore è sempre centrale e nessuna “scusa” è giusta per non mettersi in gioco. Nike, infatti, non si era fatta sfuggire un testimonial d’occasione, Colin Kaepernick, diventato il volto della nuova campagna contro la discriminazione verso le minoranze etniche negli Stati Uniti.
L’azienda ha sempre dato una chiara direzione ai suoi messaggi: trova la grandezza dentro di te. Soprattutto, non ha mai mancato di portare alla luce storie straordinarie di determinazione e impegno, vero motore del successo.
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