Tra i numerosi modi inventati da agenzie e big spender per rompere il “rumore di fondo” mediatico di pubblicità e breaking news, vere o presunte tali, l’Instant Marketing è certamente quello più gradito, sia dai consumatori che da noi pubblicitari, che possiamo così trovare audience e attenzione positiva senza cedere alla mercimonia di like, con trucchetti verbali, grafici e fotografici: sempre noiosi, spesso di cattivo gusto.
Ma cos’é l’instant marketing?
E’ sostanzialmente il processo di comunicazione, semplice, immediato, univoco, che prevede la creazione di un messaggio, prevalentemente diffuso sui social, che si lega a un fenomeno di cultura, artistico o sociale che sta incontrando il favore del pubblico e gode dell’attenzione e del ricordo di una consistente parte dei consumatori; oppure, più sovente, ricorre a un gioco di parole (o di immagini) legato al costume nel preciso momento in cui la campagna viene diffusa. Il target, essendo quello del fenomeno mediatico in oggetto, non è necessariamente perfettamente allineato con quello del prodotto; da cui la necessità di scegliere il primo in funzione del secondo.
Consolidare la brand awarness e trasferire sul marchio non solo attenzione, ma anche simpatia, grazie all’indispensabile creatività e agli aspetti umoristici che caratterizzano tale forma di comunicazione pubblicitaria. Un esempio un po’ datato (risale al 2022, ottimo anno per l’I.M.) ma semplice e chiaro, si riferisce a un’azienda che fa di questo strumento un cavallo di battaglia, IKEA. Nell’esempio, emblematico, che riportiamo, è evidente la forzatura nel collegarsi alla serie televisiva “Mercoledì”; molte altre soluzioni, infatti, sarebbero state altrettanto valide. Ma in altri casi l’instant marketing si allaccia in modo più stretto al fenomeno mediatico della cui visibilità e attenzione vuole godere, come ad esempio nel caso di Barilla, Tempo, Control e altri; che hanno avuto talvolta il coraggio di utilizzare temi alquanto pesanti, come la salute (Ceres) o la morte (Taffo).
Forse per il fatto che non è esente da rischi di scivoloni sulla classica buccia di banana, l’Instant Marketing resta una scelta di nicchia; ma questo non ne riduce il valore in termini di marketing e, soprattutto, di capacità di coinvolgere l’attenzione e l’empatia del pubblico.
Paolo Mander - Atlantide©